Torretta, 35 m², per 2 persone
1 camera
, 1 bagno
San Martino è una torretta su due piani sopra al portone di ingresso della corte interna del castello. Il nome deriva dal grande affresco del santo protettore di Montalto, sulla parete esterna. Vi si accede dalla corte principale di Montalto, tramite due rampe di scale in pietra che portano alla corte superiore.
Al piano terra, il soggiorno ha le travi a vista, il parquet in legno e un angolo cottura con due fornelli, lavello e piccolo frigorifero.
Al piano superiore c'è la camera da letto matrimoniale con travi a vista e parquet in legno, e il bagno con doccia.
Gli ospiti di san Martino possono mangiare fuori sulla corte superiore del castello dove si trovano un tavolo di pietra con sedie in ferro battuto all'ombra di un tiglio secolare.
+ € 90 quota fissa
+ € 90 quota fissa
+ € 175 quota fissa
Alta Stagione
: Giugno e Settembre
Media Stagione
: Maggio, Luglio, Agosto, Ottobre
e Natale/Capodanno
Bassa Stagione
: Marzo e Aprile (per Novembre/ Dicembre cotattateci)
La piccola torre detta San Martino prende il nome dall’affresco, rivolto verso la corte, che raffigura San Martino di Tours, crociato, nell’atto di donare il suo mantello a un mendicante nudo in un freddo giorno d’inverno. Il mendicante è un diavolo, come mostrano le corna, gli zoccoli fessi e la coda. Martino non si ferma a chiedersi se il mendicante sia una persona degna o meno: vede il bisogno e dona. Secondo la leggenda, in quel momento il Signore lo ricompensò interrompendo l’inverno, e da allora ogni autunno c’è un periodo di alcuni giorni in cui il tempo torna mite: ciò che gli italiani chiamano l’estate di San Martino.
All’interno dell’appartamento si trova una raffigurazione del Trigramma, o monogramma di Cristo, ideato dal missionario francescano San Bernardino. Le lettere I H S erano già usate per abbreviare il nome di Cristo fin dal III secolo. Sono le prime tre lettere della versione latinizzata del nome greco di Gesù (ΙΗΣΟΥΣ) e significano anche Iesus Hominum Salvator, “Gesù, Salvatore degli uomini”. I tre rami verticali sono fronde di palma, simbolo della famiglia Palmieri.
La libreria vicino alla finestra è in realtà una nicchia che si apre tirando il pomello. Oggi serve da ripostiglio per scope, ma un tempo era l’armadio dove il proprietario riponeva i propri abiti quando sceglieva di dormire in questo appartamento invece di aprire la casa grande quando arrivava senza la famiglia. L’angolo cottura occupa l’antica porta che conduceva alla casa del fattore, attraverso la quale la Fattoressa portava i pasti a Palmieri in quelle occasioni.